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Tutta quella energia nell'aria di cui si parlava irrazionalmente gli scorsi anni? Morta e sepolta! Scomparsa nel nulla. Tutto ciò di cui di lei rimaneva si è andato ad esaurire durante le qualifiche del sabato.
In quell'occasione abbiamo assistito a qualche colpo di scena, qualche risultato inaspettato, qualche scombussolamento dell'ordine naturale delle cose... tutto questo grazie alla pioggia che oggi, miracolosamente, è venuta meno. Ma che SPA è senza pioggia?!
Le qualifiche in breve. Piove, smette, diluvia, smette, diluvia, smette. In tutto questo qualifiche alterate dagli eventi. La dove un giro di pista dura quasi due minuti e le condizioni sono così variabili è chiaro che anche azzeccare il secondo esatto in cui entrare in pista è un vero talento. Chi finisce il giro per primo è salvo dalla pioggia in arrivo. Chi finisce il giro per ultimo è salvo grazie al tempo sufficiente già trascorso per asciugare la pista. In tutto questo Van Der Garde si piazza persino terzo in Q1, facendo salire a livelli inconsiderati (ed incomprensibili) la gioia del green team. Chiaramente la sua strada finirà in Q2, 15° posizione ma, essendo probabilmente la prima volta in vita sua sono parsi un po' tutti disorientati: lui che, dopo la Q2, chiede al team che cosa deve fare, il team che non sa bene cosa rispondergli. In ogni caso pollesima è la posizione dalla quale è partito, pollesima è quella in cui è arrivato.
In Q3 attimi di quasi vera adrenalina. La pioggia è in arrivo quindi: tutti in pista. In realtà è una mossa piuttosto sbagliata in quando, senza neanche concludere lo stesso, tutti sono nuovamente ai box a mettere le gomme intermedie. Fuori è un diluvio e, l'unico che ha optato per una tattica diversa è stato Di Resta. Con una mossa che avrei definito alla Button, mentre tutti rientrano a cambiar gomme, lui resta fuori, compie tutto il giro da solo a pista libera con l'asfalto ancora mezzo asciutto. Sono inglesi: se non sanno guidare sotto la pioggia loro, chi può essere in grado di farlo? La mossa sembra azzeccata: una volta rientrato tutti in pista riuscire a fare un tempo decente sotto quella pioggia pare impossibile e, vista la lunghezza del tracciato, avere il tempo per riprovarci seriamente anche. Di Resta rimarrà in pole fino a pochi secondi prima della fine, poi la pioggia rallenta e molti nell'ultimo tratto dopo la bandiera a scacchi, recupereranno abbastanza da passargli avanti. Per molti intendo Mercedes e RedBull. Le Ferrari si piazzeranno 9° e 10°, ma solo perchè le posizioni dopo sono già state occupate.
Gara. Ciò che tutti hanno aspettato per 44 lunghissimi ed interminabili giri è la pioggia. Per tutti intendo me stessa. La pioggia non è mai arrivata.
La pole position di Hamilton dura quanto da Natale a Santo Stefano: un niente. Due curve dopo il via dei semafori Vettel va in testa e li ci resta fino alla fine della gara. Amen. Si vede che anche quest'anno deve andare così. Dietro: bene per la McLaren di Button (partito sesto) e la Ferrari di Alonso (partito 9). Chiaramente Button non riuscirà a tenere la propria posizione in favore di Alonso per più di tre giri (San DRS) ma credo che non si potesse aspettare qualcosa di diverso. Qualche altro giro per capire chi, tra Hamilton e lo spagnolo dovesse stare al secondo posto poi, una volta che la situazione si è sistemata, il gruppo di testa è sparito dalla nostra visuale. Alla fine dei giochi Vettel avrà qualcosa come 14 secondi di vantaggio sullo spagnolo... ma solo perchè ha rallentato agli ultimi giri.
La gara se la sono sostanzialmente retta tutti quelli dietro. Button pare finalmente essere uscito dal dormiveglia delle ultime gare, forse gasato da una macchina che fa un po' meno schifo del solito, ed è parso voler dare battaglia a quelli che si sono messi sulla sua strada. Massa è partito 10° ed è finito 7° ma, davvero, non ha capito neanche lui come ha fatto. Perez ha cercato di movimentare i giochi prendendosi a sportellate con Grosjean. Se ne sarebbero potute anche vedere delle belle ma, alla fine, i commissari si sono solo limitati a sanzionare il pilota messicano con un drive trough. Partito 13° arrivato 11°: già vedo Whitmarsh mangiarsi bombette come Rockerduck. Raikkonen ha interrotto il proprio record di gare ultimate a punti. Dopo aver raggiunto, in Ungheria, quota 25, ed andando così a superare il record di Schumacher fermo a 24, questa volta ha fatto i conti, tanto per cambiare, con la buona sorte, andando prima di tutto a perdere continuamente posizioni... poi a rompere un freno. C'è stata anche quella calca a quattro, dove ad avere la peggio è stato il povero Di Resta, quello che stava per essere in pole giusto il giorno prima, che si ritrova incastrato ed andrà ad unirsi al banchetto di Raikkonen. Perchè quando Raikkonen si ritira va a farsi un aperitivo, vero? Non se la passerà troppo bene neanche Maldonado che, di tutto quello, si prenderà la responsabilità, 10 secondi di stop and go, e l'ennesima invettiva sul suo stile di guida. Ho come l'impressione che sarà suo il premio domani è un altro giorno di quest'anno.
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