Quest'anno in Caterham hanno deciso di calare il carico! I casi sono due: o sfondano quest'anno o non lo fanno più. Non ho capito se intendano più sfondare o creare uno stato shock collettivo, ma in ogni caso - già dalle premesse - mi sembrano sulla buona strada.
1 - Il colore. Rimasti fedeli al verde, hanno mollato le tonalità più smeraldo degli scorsi in anni in favore di una nuance decisamente più evidenziatore. Una via di mezzo tra un pistacchio ed uno Stabilo Boss, più che shock è idoneo a procurare una crisi epilettica.
2 - La forma. Se in molti degli altri team si è pensato di interpretare il regolamento creando una piccola appendice appuntita alla vettura, in questo caso hanno fatto le cose in grande: troncato a metà il muso della macchina per far proseguire verso il basso solo una sorta di tubo innocente.
3 - I licenziamenti in tronco. Forse qualcuno dai piani alti si è reso conto che tutta quella politica dell'assumere due fotomodelli, che alla fin dei conti, almeno potevano riciclarsi per fare visualizzazioni su YouTube, non è stata una grande idea. Dopo aver defenestrato la vecchia guardia in favore dei due prezzolati - Pic e Van Der Garde - ancora una volta si è deciso di compiere un taglio netto e guardare avanti.
4 - I piloti. Pronti, sulla linea di partenza:
a -
Kamui Kobayashi - Numero 10 - che io, ancora, non ho imparato a scrivere. Qualcuno ricorderà due anni fa le grandi crisi di panico nel momento in cui si è reso conto che aveva appena perso l'unico seggiolino a lui disponibile. Cercò di comprarsi una posizione in Formula 1 aprendo una colletta on line, dove i suo fan versarono fior di quattini pur di assicurare il futuro del loro beniamino. Non raccimolò abbastanza soldi ed in molti si domandarono: e mo? No, perchè, ora con tutti questi soldi che ci fa? Li restituisce indebitandosi a sua volta a suon di spese di commissione? A meno di trovare una banca abbastanza clemente per l'operazione, tutta l'idea stava per trasformarsi definitivamente in una disfatta. Poi giunse la Ferrari che, quando si tratta di raccogliere poveri a vagabondi dalla strada non si tira mai indietro. Vestito di rosso ebbe veramente una buona opportunità: trasformarsi da terzo pilota a titolare in pochi mesi. La cosa andò in fumo la prima volta che salì in macchina e sfacellò l'adorabile musetto contro un muro. Oggi in Caterham sono disposti a dargli la sua benedetta seconda chances (e ad intascarsi il gruzzolo di cui sopra). Credo che anch'io dovrei incominciare a darmi una possibilità con lo spelling del suo nome.
b - Marcus Ericsson - Numero 9 - Pilota made in Ikea, sul quale è anche difficile inventarsele delle notizie interessanti.
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