Anche la Mercedes è uno di quei team che ha optato per un musetto un po' meno inquietante degli altri e, anche in questo caso, non posso che riconoscergli il merito: anche loro, ufficialmente, sono esclusi dalla competizione "the uglier". Quali orgogliosi portabandiere della squadra, sulla griglia di partenza, due ragazzotti (come direbbe mia nonna) che ormai hanno decisamente messo la testa a posto! (anche questo lo direbbe mia nonna).
- Lewis Hamilton - Numero 44. Uno che, anni fa, è partito come il fessacchiotto della McLaren in grado di centrare con la propria automobile tutto quello che si muoveva. Poi gli hanno spiegato che non era un gioco sparatutto e che l'obiettivo era quello di arrivare in fondo sano e salvo: lì le cose migliorarono di brutto! (questo lo direbbe mia nonna in un tentativo malriuscito di parlare un linguaggio gggiovane).
Giganti passi avanti anche dal punto di vista della vita privata: forse qualcuno gli ha spiegato anche che nella vita risulta piuttosto importante, se non si vuole finire sempre in rissa, pensare prima di parlare. In ogni caso appare evidente che sia riuscito ad applicare questa regola anche ai social network, evitando, da un bel po' di tempo a questa parte, di riversare in rete informazioni che, forse, avrebbe potuto tenere per se. O avrebbe dovuto riferire personalmente all'interessato. Ricordiamo, fra le più famose, la volta in cui pubblico la fotografia in HD delle planimetrie della sua vettura. O quando accusò Button di aver smesso di seguirlo su twitter. Decisamente più riflessivo anche sotto altri punti di vista della sua vita privata: la prima volta che si mollò con la Pussycatdoll per poco non ne uscì fuori un caso diplomatico. Al secondo giro lo beccarono in meno di dieci giorni a slinguazzare con Rihanna. Poi mise la testa a posto, si dedicò allo sport, anche alla preparazione atletica che sta alla base, all'alimentazione, alla filosofia ed alla musica. E' diventato l'orgoglioso padre di Roscoe e di Coco, che porta insieme a se in giro per il mondo. Gossip pre-natalizi volevano che tutto ciò (Marry You) avrebbe avrebbe potuto portare ad un riavvicinamento con la PussicatDoll... e proprio dopo Natale sono stati rifotografati insieme. Avrà veramente ceduto alle smanie di maternità della cantante?
- Nico Rosberg - Numero 6. Se dico ancora una volta enfant prodige penso che la stessa tastiera del mio PC potrebbe prendere vita e ribellarsi. Classe 1985 è figlio di Keke Rosberg che, nel 1982 vinse il suo primo (ed ultimo) titolo mondiale, orgogliosamente appuntando un numero 6 sulla propria tuta. Oggi quel numero 6 se lo è preso il figlio il quale, forse meritatamente, spera prima o poi di percorrere anche lui gli stessi passi. Sul mondiale del padre le voci ufficali riportano: è stato solo culo! La sua carriera finì 4 anni più avanti: dopo essersi allontanato dalla Williams ed essersi arenato in McLaren. Anche il debutto di Nico avvenne in Williams ma, almeno il primo anno, raccolse più ritiri che bandiere a scacchi. Dopo quattro anni trascorsi a farsi bruciare la carriera e gli anni migliori, traslocò in Mercedes... dove ancora stanno facendo razia di quella che dovrebbe essere la coda dei suoi anni migliori. Fortunatamente qua e là, è possibile scorgere qualche podietto conquistato: 3 vittorie, 3 secondi posti, 5 terzi posti. Per la cronaca: anche lui a breve convolerà a giuste nozze con Vivian Sibold, fidanzata storica ma comparsa nel paddock solo dopo che lui ha incominciato a vincere qualcosa. La ragazza manca di una pagina wikipedia, di un profilo twitter e di un curriculum vitae: incomincio a sospettare che nella vita faccia solo la fidanzata storica di Rosberg, che già mi pare un duro lavoro.
La ragazza manca di una pagina wikipedia, di un profilo twitter e di un curriculum vitae: incomincio a sospettare che nella vita faccia solo la fidanzata storica di Rosberg, che già mi pare un duro lavoro. ---> Nella vita fa l'architetto, e ha progettato l'area ospitality della Caterham [grazie, Mazzoni!]. :D
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