Siamo ancora tutti dietro a ragionare su chi sia "l'uomo del giorno" del gran premio canadese. Le opzioni sono molteplici.
- Potremmo far rientrare il premio in Mercedes ed attribuirlo a
Lewis Hamilton, l'uomo della conciliazione, che al di la di ogni più
rosea aspettativa pare aver veramente sotterrato l'ascia di guerra ed
essersi veramente messo l'anima in pace per tutta questa faccenda con
Rosberg. In realtà la pole mancata e le partenze tentennanti mi lasciano
intuire che ancora ancora qualcosa che gli rode il fegato c'è... e non
lo vuole dare a vedere. Pertanto, anche a lui, niente premio.
-
C'è chi punterebbe tutto su Perez, l'uomo dei miracoli. A bordo della
sua piccola piccola force india ha dato buona mostra di se, almeno quasi
fino alla fine. Lo abbiamo visto reggere il colpo davanti ai big del
circuito, portarsi avanti mezza gara con le gomme supersoft e resistere
agli attacchi nemici nel momento in cui c'era seria possibilità di
toccare un podio. La sua gara è finita contro un muro, così come è
finita contro un muro quella di Pippo Massa, che tutti hanno additato
come l'unico vero responsabile dell'accaduto... fino a quanto non è
arrivata la decisione dei sapienti: veramente è tutta colpa di Perez,
che partirà sanzionato per questo motivo al prossimo gran premio, reo di
un brusco cambio di direzione. Non che i grandi saggi abbiano sempre
ragione ma, alla luce delle novità, con questo dubbio che pende sulle
nostre teste, incoronare Lui pare di cattivo gusto.
- Perchè non incoronare Massa. Finalmente, dopo tanti anni di
attesa riuscito ad essere oggetto di un ordine di scuderia, non come
vittima ma come beneficiario. Forse ha capito anche come si sta quando
si è dalla parte opposta della barricata, quando è l'altroche non
intende stare ad ascoltare il muretto e piuttosto di farti passare si
puntellerebbe i pneumatici al suolo. Per un attimo si è trovato al posto
giusto al momento giusto, nonostante un pit stop mancato, come ormai
prassi in Williams. Poi è strato troppo indietro per poter pretendere,
poiè stato un po' troppo contro un muro. Anche per questo, anche per
lui, niente da fare. Il premio non se lo prende.
- Qualcuno vorrebbe riconoscere ogni merito a Ricciardo e
considerarlo come l'eroe del secolo. Colui che è riuscito a mettere
entrambi i piedini in testa al
quattrovoltecampionedelmondo Sebastian Vettel, facendo meglio di lui in
diverse occasioni e riuscendo a portare a casa questa vittoria, epocale
in un 2014 di dominazione Mercedes. Molti di lui amano la simpatia,
l'essere così alla mano, la faccia da schiaffi, il sorriso modello rana
dalla bocca larga... insomma. Un po' di cose che hanno il loro peso. Lo
vogliamo dire che io, nota talent scout di facce da schiaffi, su questa
sua presunta simpatia ho sempre avuto da ridire? Non è che nei suoi
confronti voglia far partire un anatema grande come il collo di
Alonso... ma diffido sempre di quelli che si presentano come tipi
simpatici, estroversi e solari. Vogliamo essere felici perchè finalmente
ha vinto qualcuno che non sia nella cerchia dei soliti noti? Siamo
felici! Vogliamo essere felici perchè per una volta non ha suonato un
inno di matrice anglosassone? Siamo felici! Siamo feliciperchè abbiamo
messo alla prova la regia internazionale che non si è fatta cogliere
impreparata al cambio di bandiera e cambio di inno a pochi giri dalla
conclusione? Siamo felici! Però poi basta.
- Azzarderei che per quell'abbraccio finale appena scesi
dalle vetture potrebbe addirittura Vettel essere chiamato l'uomo del
giorno, capace di mostrare simpatia e sportività che non in moltisi
sarebbero aspettati, evidentemente felice, come un buon fratello
maggiore sa essere, del successo del suo compagnuccio di squadra. Ma...
mentre il mondo scopre oggi che anche Vettel ha un anima, io, al
contrario, lo sapevo già. Lo sapevo e l'ho già detto al mondo diverso
tempo fa. Sono però piuttosto certa che Vettel non sia al settimo cielo
per aver trovato il proprio erede da incoronare e portare con gioia
sulla via della celebrità e che se in ballo ci fosse un titolo mondiale
le cose sono ben diverse. Può essere sportivamente contento che il
giovane rampollo di casa RedBull abbia vinto, dopo tantissime altre sue
vittorie, ma sa anche che questo non gli sta togliendo, al momento,
alcuna prospettiva di titolo iridato. Quelli sono panni sporchi da
lavarsi in casa Mercedes... e che se si dovessero lavare in casa
RedBull, statene certi, gli avrebbe già purgato il bibitone da un pezzo.
- Vogliamo veramente sapere come la penso io? L'uomo del giorno è
Button! Veloce riepilogo della sua gara: parte nono e fermatevi subito
con le offese. Nono non è male. Nono vuol dire che è entrato in Top10.
Che ha battuto il giovane rampollo con cui condivide la tuta, che ha
battuto la Ferrari di Raikkonen (cosa per la verità non molti difficile)
e che, in ogni caso, il meglio deve ancora arrivare. In partenza perde
tutto quello che poteva perdere, finisce in una di quelle posizioni
mediocri, tipo 12-13° posto per colpa del traffico e lì si mette a fare
un sonnellino. Capitelo, ha una certa età. Gli altri fanno la loro gara,
Hamilton finisce a casa anzitempo, davanti incominciano a vedere la
luce. Capisce che forse c'è una fetta di torta anche per lui. Quindi di
sveglia e si mette all'inseguimento. La sua McLaren reagisce bene, si
mangia secondo dopo secondo e recupera tutto. Arriva finalmente al primo
sorpasso e sorpassa. Via così sino all'ottava posizione. A questo punto tutte le vetture sono troppo vicine e ci sono troppi pochi giri alla fine per poter pensare di portare a casa qualcosa di buono... il rischio di fare la fine di Pippo Massa e Sergio Perez è dietro l'angolo... per fortuna però a fare l'effetto "Pippo Massa e Sergio Perez" ci pensano niente popo di meno che Pippo Massa e Sergio Perez ed è quando le cose si fanno difficili che i duri incominciano a giocare. Si approfitta della situazione di caos per sferrare l'attacco... ed il gioco è fatto. In un solo colpo supera Alonso e Hulkemberg e si appropria di una quarta posizione che ricorderemo negli annali dell'in Canada tutto può succedere. L'ho gia detto che in Canada ha vinto pure Alesì?
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