martedì 10 giugno 2014

Pensieri sparsi sul gran premio di Canada 2014

Siamo ancora tutti dietro a ragionare su chi sia "l'uomo del giorno" del gran premio canadese. Le opzioni sono molteplici.
- C'è chi punterebbe tutto su Perez, l'uomo dei miracoli. A bordo della sua piccola piccola force india ha dato buona mostra di se, almeno quasi fino alla fine. Lo abbiamo visto reggere il colpo davanti ai big del circuito, portarsi avanti mezza gara con le gomme supersoft e resistere agli attacchi nemici nel momento in cui c'era seria possibilità di toccare un podio. La sua gara è finita contro un muro, così come è finita contro un muro quella di Pippo Massa, che tutti hanno additato come l'unico vero responsabile dell'accaduto... fino a quanto non è arrivata la decisione dei sapienti: veramente è tutta colpa di Perez, che partirà sanzionato per questo motivo al prossimo gran premio, reo di un brusco cambio di direzione. Non che i grandi saggi abbiano sempre ragione ma, alla luce delle novità, con questo dubbio che pende sulle nostre teste, incoronare Lui pare di cattivo gusto.
- Perchè non incoronare Massa. Finalmente, dopo tanti anni di attesa riuscito ad essere oggetto di un ordine di scuderia, non come vittima ma come beneficiario. Forse ha capito anche come si sta quando si è dalla parte opposta della barricata, quando è l'altroche non intende stare ad ascoltare il muretto e piuttosto di farti passare si puntellerebbe i pneumatici al suolo. Per un attimo si è trovato al posto giusto al momento giusto, nonostante un pit stop mancato, come ormai prassi in Williams. Poi è strato troppo indietro per poter pretendere, poiè stato un po' troppo contro un muro. Anche per questo, anche per lui, niente da fare. Il premio non se lo prende.
- Potremmo far rientrare il premio in Mercedes ed attribuirlo a Lewis Hamilton, l'uomo della conciliazione, che al di la di ogni più rosea aspettativa pare aver veramente sotterrato l'ascia di guerra ed essersi veramente messo l'anima in pace per tutta questa faccenda con Rosberg. In realtà la pole mancata e le partenze tentennanti mi lasciano intuire che ancora ancora qualcosa che gli rode il fegato c'è... e non lo vuole dare a vedere. Pertanto, anche a lui, niente premio.
- Si potrebbe, diversamente, destinare il riconoscimento a Rosberg. Geneticamente metà finlandese e metà tedesco ha il ghiaccio che gli scorre nelle vene. Mica per niente la sua fidanzata ha aperto una gelateria. Ha avuto sangue freddo quando questo è risultato necessario, ha portato a casa una gara da podio anche con una vettura malconcia come la 313 di Paperino. Anche dopo la rottura di Hamilton quando tutto lasciava intendere che a breve sarebbe stato nelle stesse condizioni. Non ne ha abusato, non ha preteso più di quanto poteva pretendere, certo che in fondo bastasse giungere fino in fondo per allungare ancora un po' su Lewis e permettergli di vincere a Silverstone, davanti al pubblico di casa.
- C'è ancora chi ritiene che il campione del giorno sia Alonso. Ma questo è Mazzoni, quindi non conta. Per puro spirito di affiliazione la deve pensare così anche Ettore Giovannelli, capacissimo di pretendere la parola in corso di gara per dire che, nonostante le apparenze, quella delle Ferrari non era certo una gara anonima. Dal muretto Ferrari hanno infatti assicurato di starsi impegnandosi moltissimo per dare molto di più. E per fortuna.
- Qualcuno vorrebbe riconoscere ogni merito a Ricciardo e considerarlo come l'eroe del secolo. Colui che è riuscito a mettere entrambi i piedini in testa al quattrovoltecampionedelmondo Sebastian Vettel, facendo meglio di lui in diverse occasioni e riuscendo a portare a casa questa vittoria, epocale in un 2014 di dominazione Mercedes. Molti di lui amano la simpatia, l'essere così alla mano, la faccia da schiaffi, il sorriso modello rana dalla bocca larga... insomma. Un po' di cose che hanno il loro peso. Lo vogliamo dire che io, nota talent scout di facce da schiaffi, su questa sua presunta simpatia ho sempre avuto da ridire? Non è che nei suoi confronti voglia far partire un anatema grande come il collo di Alonso... ma diffido sempre di quelli che si presentano come tipi simpatici, estroversi e solari. Vogliamo essere felici perchè finalmente ha vinto qualcuno che non sia nella cerchia dei soliti noti? Siamo felici! Vogliamo essere felici perchè per una volta non ha suonato un inno di matrice anglosassone? Siamo felici! Siamo feliciperchè abbiamo messo alla prova la regia internazionale che non si è fatta cogliere impreparata al cambio di bandiera e cambio di inno a pochi giri dalla conclusione? Siamo felici! Però poi basta.
- Azzarderei che per quell'abbraccio finale appena scesi dalle vetture potrebbe addirittura Vettel essere chiamato l'uomo del giorno, capace di mostrare simpatia e sportività che non in moltisi sarebbero aspettati, evidentemente felice, come un buon fratello maggiore sa essere, del successo del suo compagnuccio di squadra. Ma... mentre il mondo scopre oggi che anche Vettel ha un anima, io, al contrario, lo sapevo già. Lo sapevo e l'ho già detto al mondo diverso tempo fa. Sono però piuttosto certa che Vettel non sia al settimo cielo per aver trovato il proprio erede da incoronare e portare con gioia sulla via della celebrità e che se in ballo ci fosse un titolo mondiale le cose sono ben diverse. Può essere sportivamente contento che il giovane rampollo di casa RedBull abbia vinto, dopo tantissime altre sue vittorie, ma sa anche che questo non gli sta togliendo, al momento, alcuna prospettiva di titolo iridato. Quelli sono panni sporchi da lavarsi in casa Mercedes... e che se si dovessero lavare in casa RedBull, statene certi, gli avrebbe già purgato il bibitone da un pezzo.
- Vogliamo veramente sapere come la penso io? L'uomo del giorno è Button! Veloce riepilogo della sua gara: parte nono e fermatevi subito con le offese. Nono non è male. Nono vuol dire che è entrato in Top10. Che ha battuto il giovane rampollo con cui condivide la tuta, che ha battuto la Ferrari di Raikkonen (cosa per la verità non molti difficile) e che, in ogni caso, il meglio deve ancora arrivare. In partenza perde tutto quello che poteva perdere, finisce in una di quelle posizioni mediocri, tipo 12-13° posto per colpa del traffico e lì si mette a fare un sonnellino. Capitelo, ha una certa età. Gli altri fanno la loro gara, Hamilton finisce a casa anzitempo, davanti incominciano a vedere la luce. Capisce che forse c'è una fetta di torta anche per lui. Quindi di sveglia e si mette all'inseguimento. La sua McLaren reagisce bene, si mangia secondo dopo secondo e recupera tutto. Arriva finalmente al primo sorpasso e sorpassa. Via così sino all'ottava posizione. A questo punto tutte le vetture sono troppo vicine e ci sono troppi pochi giri alla fine per poter pensare di portare a casa qualcosa di buono... il rischio di fare la fine di Pippo Massa e Sergio Perez è dietro l'angolo... per fortuna però a fare l'effetto "Pippo Massa e Sergio Perez" ci pensano niente popo di meno che Pippo Massa e Sergio Perez ed è quando le cose si fanno difficili che i duri incominciano a giocare. Si approfitta della situazione di caos per sferrare l'attacco... ed il gioco è fatto. In un solo colpo supera Alonso e Hulkemberg e si appropria di una quarta posizione che ricorderemo negli annali dell'in Canada tutto può succedere. L'ho gia detto che in Canada ha vinto pure Alesì?

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