mercoledì 11 marzo 2015

FormulaGossip - Post Test inFernali - Part II

Part I
Accantonate in questo brusco modo le vicende medico sanitarie di Alonso, preferisco puntare gli occhi al futuro. Un futuro che, tra pochissimi giorni, tra l'altro, vedrà il grande circus rimettersi in moto, riaccendere i motori dal suolo australiano tirare avanti a perdifiato sino alla bandiera a scacchi. 
In questa sessione di test inveFernali ne abbiamo viste un po' di tutti i colori. Vetture che decidono di partecipare giusto se ne hanno voglia (vedi Force India), vetture che decidono di non partecipare (vedi ex Marussia), vetture che vorrebbero partecipare ma non ci riescono (vedi McLaren) ... ma più che altro è stata la sessione di test che ha visto le terze guide veramente protagoniste. C'è stata Susie Wolf ad aprire le danze, lo sconosciuto Mercedes che addirittura è stato conteso tra due team... e Kevin Magnussen, degradato da pilota ufficiale a mera terza guida senza speranza, ma con la promessa di farlo tornare in macchina il prima possibile... che non poteva credere per davvero alle proprie orecchie quando gli hanno detto che il prima possibile era già arrivato. Una sola timida giornata di test in Barcellona e, ora, già pronto a prendere il via in Australia. A ben vedere la quantità di jet lag che ha in corpo in questo momento c'è da temere che, per una simile fatalità, non si sia anche ben allenato.
Guardando altrove:
- Rosberg, futuro padre di famiglia, è stato convocato a coorte da Mr. Bernie Ecclestone di persona personalmente. Pare gli sia stato consegnato il trofeo per le pole position del 2014... e gli siano state rivelate le sorti del campionato 2015. Veggente o abile premeditatore?
- Il mistero buffo di casa Manor (già Murussia). Mentre Chilton ha già capito da un pezzo quale sarebbe stato l'andazzo, tanto da decidere di dedicarsi ad altro nella vita, l'ex Marussia, oggi Manor, ancora cincischia, facendo finta di lasciare tutti col fiato sospeso... forse non conscia che siamo stati tutti decisamente con il fiato molto più sospeso nel momento in cui Coco Hamilton era stata ricoverata alla clinica veterinaria. Grado di interesse per le loro travagliate vicende: sotto il minimo storico. Loro però ci credono e lo fanno alla grande. Lo hanno fatto, per dire, nel momento in cui si sono iscritti al campionato 2015, non pagando l'iscrizione perchè non avevano in tasca neanche in soldo bucato. Hanno continuato dichiarando il fallimento, dando forfait alle ultime 3 gare del campionato 2014... non partecipando ai test invernali 2015 ma promettendo di esserci in gara. Qualche giorno fa giunge però la presentazione del primo (forse unico) pilota che, ancora, sono determinati a mandare in pista nel prossimo week-end: si tratta di Will Stevens, ex Caterham, uno che quest'inverno ha fatto progressi. Non per dire, ma, al momento, neanche il sito Ufficiale della Formula 1 sembra ancora prendere in considerazione la loro presenza.
- Venne poi anche il momento di discutere della faccenda caschi, uno della idee più convincenti e straordinarie che i piani alti della Formula 1 potessero avere. Già da anni questa faccenda dei caschi che i piloti cambiano regolarmente nel corso della stagione stava incominciando a dare sui nervi ai più. Ha dato sui nervi nel momento in cui Rosberg e Hamilton hanno pensato di presentarsi entrambi con il casco giallo e, dalle telecamere non li si riusciva a distingere, c'è stato il momento in cui si è dato un massimo di tre volte per stagione per scegliere un casco diverso dal solito, c'è stato anche il momento in cui Raikkonen se ne sarebbe fatto fare uno su misura per l'occasione (nessuno ricorda che occasione fosse, ma poco importa) e fu bocciato, perchè la telecamera che portano in testa non riusciva a riprendere bene il logo dello sponsor. Quest'anno l'idea è sensazionale: per ridurre i costi della Formula 1, rinunciare al cambio dei caschi in corsa. A sto punto perchè metterci anche un limite alle tute da usare in gara ed ai calzini per ogni weekend? Un po' come se si volessero ridurre i costi della politica partendo da una manciata di auto blu. Hamilton, giusto per far capire cosa ne pensa lui del concetto di sobrietà, si è presentato in Australia così conciato: Jet privato e maglia in tinta. La domanda è la seguente: ha scelto in Jet  che si abbinasse alla maglia o la maglia che si abbinasse al jet?

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