domenica 17 aprile 2016

FormulaGossip - Cina 2016

Per introdurre questo gran premio cinese si potrebbero tirare fuori dal cilindro tanti di quegli argomenti che la metà potrebbero bastare seriamente. E giuro che lo farò. Il problema è che sarebbe tutto tranquillamente trascurabile e sarebbe tutto messo in ombra se prima non venisse trattato l'argomento degli argomenti. Quello che sta tenendo tutto il mondo attaccato ai loro personal computer, spesso a sbavare davanti alle fotografie, immaginando realtà e verità che non esistono veramente. 
Ciò di cui parlo è la grande cena dei piloti: tutti i piloti titolari riuniti tutti intorno ad una grande tavola a pasteggiare insieme. Senza rivalità, senza sfide, certamente con le solite simpatie ed antipatie, ma nient'altro che pronti al grande selfie finale che farà impazzire il mondo. Davanti allo scatto più condiviso degli ultimi tre giorni un paio di domande sorgono spontanee. 1) Tutta quella tecnologia allo stato brado a circondare le vostre vite, e non siete in grado di fare una foto che non sia mossa \ sfocata \ buia \ decentrata? 2) Che fine ha fatto Kimi Raikkonen? Perchè non era presente? E questo, lo giuro, è quello di cui ho sentito maggiormente parlare negli ultimi giorni. Tutti a farsi domande, tutti ad inventare risposte, qualcuno a creare molto più divertenti fotomontaggi che lo includessero nella foto. A parte il fatto che io, a questa domanda, so dare una risposta, ma ve la offrirò tra qualche riga, giusto il tempo di allungare ancora un pochino il filo del discorso. Il punto dolente al quale nessuno ha riservato la giusta importanza è un altro: fermiamoci un attimo a contare le teste dei piloti presenti e, da quel numero, vediamo di giungere ad una conclusione: manca ben qualcun altro oltre a Raikkonen! Perchè nessuno se ne è accorto? Perchè nessuno saprebbe dire chi? Perchè è un po' come quando si elencano i sette nani che ci si ferma sempre a cinque con amnesia invalidante?
Andando avanti con le notizie succose:
- Panama Papers. Il grande scandalo mondiale ha toccato anche (ed inevitabilmente) la Formula 1. Dalle notizie emerse sino a questo momento, probabilmente è tutto molto meno di quanto mi sarei aspettata. Ma c'è ancora tempo per le beghe più grandi. Veniamo però al nocciolo della questione: i nomi emersi non sono neanche quelli che ci saremmo potuti aspettare. Trane per i cari Luca Cordero di Montezzemolo e Flavio Briatore, che non hanno davvero stupito nessuno. Gli altri coinvolti: Yarno Trulli, neanche fosse nuovo al fatto che tenti spesso di aggirare gli ostacoli fiscali, Vijay Mallya (aka il boss della Force India) e Nico Rosberg. L'angelo biondo, sempre pronto a combattere le ingiustie e contro i potenti... poi che cosa fa? Ha una società con sede legale nelle isole vergini! Neanche stessimo parlando dell'ultima trasgressione di Lewis Hamilton. 
- Della serie statisticoni a casaccio: si narra che tutti i grandi piloti dopo aver vinto cinque gran premi di seguito si siano portati a casa il titolo mondiale. Numeri alla mano, unendo i primi due gran premi di questa stagione agli ultimi tre della scorsa, Nico Rosberg avrebbe appena toccato il fatidico numero cinque... il che potrebbe essere seriamente premonitore circa l'esito della stagione. 
- Si aggiunga, che le sfighe di Lewis Hamilton non paiono ancora essersi esaurite: anche questo week end parte nel segno del giallo. Dopo aver cambiato il cambio, circostanza che già di per se gli avrebbe provocato un arretramento di cinque posizioni in griglia di partenza, in qualifica le cose sono andate decisamente peggio: neanche un giro compiuto in pista. Ultima posizione senza se e senza ma. Il che dice abbastanza bene a Rosberg, conquistatore della pole.
- Anche questa settimana si è dovuto parlare moltissimo di Alonso. Perchè ha proprio bisogno dei suoi 15 minuti di notorietà. Eravamo tutti incerti circa la possibilità che potesse gareggiare in Cina... e lo siamo voluti rimanere tutti molto molto a lungo. Perchè si è capito che questa storia vende, probabilmente. Non gli è bastato quindi fare una sola visita medica, ma ben due hanno portato alla conferma della sua partecipazione. La prima, quella eseguita subito dopo il suo arrivo in Cina, ha decretato che avrebbe potuto prender parte alle prime prove libere, ma che subito dopo quelle avrebbe dovuto sottoporsi a nuova visita per vedere la reazione del suo fisico. Il commento a caldo del peggiore bossatore scolastico: fa un po' male, ma il dolore è sopportabile. Davanti ad affermazioni come queste, qualunque medico mediamente dotato di licenza medica avrebbe dovuto prenderlo, metterlo a sedere ed obbligarlo a cibarsi di semolino fino alla fine dei suoi giorni. Invece no: perchè più nessuno, ormai, ascolta quello che Alonso ha da dire. 
- La Suber non ha più il becco d'un quattrino. Questa l'ho letta qua.
- siamo tornati al vecchio sitema delle qualifiche. E si è visto.
Benvenuti nella piovosissima Cina. Là dove, ormai, si organizzano gare centrando in pieno la stagione delle piogge solo per potersi lamentare tantissimo del fatto che piove.
La prima sessione di qualifiche è stata animata dalla prima bandiera rossa della giornata. Dopo che Wehrlein, a mala pena sceso in pista, è riuscito ad affogare in una pozzangera, scantonando qua e là la propria vettura e posteggiandola a casaccio, come uno dei peggiori parcheggiatori abusivi, i grandi tecnici di questa gara sono arrivati ad una soluzione: asciugare con il phon la pista ed impiegarci talmente tanto che a momenti torna a piovere nuovamente. 
Non tutti sanno che... gli altri piloti sanno guidare, chi più e chi meno, non c'è bisogno di questo trucchetto visto che ormai Wehrlein è ritirato. In ogni caso siamo costretti a fissare covoni di paglia rotolare all'orizzonte nella speranza di assistere a qualcosa che, se possibile, è stato altrettanto noioso. Per non dire scontato. Tranne per la faccenda di Hamilton, di cui detto sopra. Solo che, anche quello, non è che ci abbia allietato molto. Persino chi in pista è sceso e stava guidando ha trovato meglio di fare: vedi Jenson Button che, dall'alto della sua carica sindacale, ha citato uno dei pezzi più alti della musica italiana famosa nel mondo. Francesco Salvi: c'e da spostare una macchina, quella macchina qua devi metterla là, con buon riferimento ad una vettura di commissari fermatisi a pasteggiare proprio a bordo pista. Così facendo Button si piazza anche benino nella prima sessione di qualifiche, mentre Alonso a malapena non scivola nell'elenco degli eliminati, ma tutti e due hanno buoni presentimenti per la Q3. 
Il problema qua è il seguente: in Q2 arriva la seconda bandiera rossa della giornata nel momento in cui Hulkenberg si perde un pneumatico per strada. Questo rotola e balzella a destra e manca per il circuito mentre tutti i piloti a rischio gli lanciano tutte le maledizioni del caso. Mancano meno di due minuti alla bandiera a scacchi quando la gara viene sospesa... per non ripartire mai più. Tutti gli ultimi tentativi di giri veloci saltano inesorabilmente. Chi c'è c'è, tutti gli altri spediti direttamente al ring a farsi intervistare da Stella Bruno per punizione. Saltano così le speranze McLaren con Fernando Alonso che da il meglio di sé in un team radio dei suoi: Ahhhhhhhhhhhh!
In Q3 vince la presunzione Ferrari: loro che sin dall'inizio avevano quale obiettivo minimo la prima fila, possibilmente con entrambe le vetture, e perchè no la vittoria del GP ad Honorem... beffati come due pivelli da una Red Bull sbucata fuori dal nulla. Dietro alla pole position della Mercedes superstite (what else?) Ricciardo e poi Raikkonen. Vettel quarto ed imbronciato.

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