sabato 28 aprile 2018

#RandomFacts prima del giro di ricognizione

Grande rispetto per i Tori

Dopo l’ultimo gran premio sul profilo twitter della Mercedes si leggeva: grande rispetto per i Tori! Azzeccata la strategia di rientro ai box e Ricciardo ha meritato il trofeo di Shanghai.
Ottimo: forse in Mercedes si stanno rendendo conto che quest’anno hanno dimenticato tutti il cervello in ferie. O quantomeno è l’impressione che danno… perchè qua pare di andare di male in peggio.
Si è partiti in Australia con una effettiva scelta strategica, dettata sì anche dalla fortuna, ma comunque una scelta strategica migliore della Ferrari e si è arrivati ad uno scempio senza più nè capo nè coda, con un Hamilton che non ci ha neanche provato e un Bottas, quest’anno vinco tutto io, che prova anche a fare la faccia delusa quando sul podio deve accontentarsi del secondo posto. 

Versbatten è partito alla grande anche questo week end

Se c’è uno che quest’anno mi sta dando grandissima soddisfazione è Verstappen. Kid Verstappen. O Versbatten, chiamatelo un po’ come volete. Io adoro dire “te lo avevo detto”. Proprio è più forte di me. Anzi, odio quelli che si impuntano sostenendo ferocemente di non essere persone da ‘te lo avevo detto’. Ma se lo avevi detto…. Vantatene! Perchè negarlo? Tanto più se alla fine dei giochi avevi anche ragione. I casi sono due: o sei uno ceh le spara grosse e, per quante ne spari c’è sempre una buona possibilità che qualcuna vada a segno, allora lo capirei, meglio non farsi troppa pubblicità prima che qualcuno noti la scia di cadaveri di quelle che hanno mancato l’obiettivo. Ma, d’altro canto, se si parla con cognizione di causa e si dice solo quello che si pensa… allora sì: allora il te lo avevo detto ci sta alla grandissima. E io non ho mai taciuto quello che ne penso di Kid Verstappen, compreso il fatto che dopo un po’ la cosa inizia ad essere grave.
Nuovo week end, nuova partenza con il botto per Versbatten, finito allegramente a muro già dalle prove libere.

SebVettel e la levetta misteriosa sul volante

Immagini piccanti sono trapelate dai box Ferrari: la comparazione dei volanti di Vettel e Raikkonen, roba solo per gli addetti ai lavori… e per tutti quelli che non hanno niente da fare e adorano star qua a ricamare l’aria fritta. Il paragone pare impietoso: il volante di Vettel ha, pensate un po’, ben una levetta in più, che potrebbe essere tranquillamente un pezzo di plastica aggiunto con l’attack per vedere se qualcuno si fosse reso conto delle differenze… eppure il mondo si interroga. Perchè lui sì e l’altro no? Perchè il volante di Vettel ha più funzionalità? Perchè gli sono concessi più settaggi? Perchè la gente parla senza sapere di cosa parla?
Sarà forse quella la famosissima leva che aziona il party mode?
Ma davvero nessuno ricorda Oriano Ferrari, capomeccanico del team di Maranello, quando, ai tempi d’oro, ci illustrava le differenze tra le attrezzature di Schumacher e quelle di Barrichello?
Molto più sciallo, in questa agitazione popolare, il caro Kimi Raikkonen che, serafico, sulla levetta ha affermato: se l’avessi voluta la avrei anch’io.

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