Gasly si impegna moltissimo per darmi torto.
Anche il caro Gasly si è chiaramente unito alla schiera di quelli che chiaramente leggono tutto quello che scrivo, forse se lo fanno tradurre da un interprete pagato appositamente perchè possa decifrare in ogni momento ogni mia corbelleria, ed ha deciso di impegnarsi molto di più a darmi torto. Se quindici giorni fa facevo notare come, stranamente, Gasly, dopo il quarto posto (ciao Sainz!!) ottenuto in Bahrain aveva curiosamente pubblicato, sul social network più amato da grandi e piccini, un post appositamente dedicato all’evento allegando una fotografia che lo riprendeva stringere la mano a Lewis, oggi ne pubblica una, senza diversa ragione apparente, dove stringe la mano a Vettel.
Nel primo caso la curiosità dello scatto scelto era forte per davvero: avrebbe potuto festeggiare un risultato del team allegando una foto fatta con il team, una foto dei festeggiamenti, una foto di se stesso alla guida.. Ma una foto con Lewis? Non che ci sia sotto qualcosa di drammatico, comunque è un pluricampione del mondo ai cui risultati molti emergenti ambirebbero. Ma forse ambirebbero anche raggiungerne solo la metà. A me lo scatto, per la cronaca, è pure piaciuto, è un bel gesto, una cosa tenera.
Quali forze oscure si devono essere scomodate perchè a 15 giorni di distanza con tanto di hashtag #idole?
Raikkonen ha messo tutta la sua esperienza a servizio del pubblico.
A sua espertissima opinione, quest’anno, l’ordine di arrivo potrebbe cambiare ad ogni gara… e lui pare apprezzare molto questa imprevedibilità del destino. Io, che per tradizione, sono sempre stata devotissima alla parola di San Kimi, soprattutto per la sua ermeticità nei ragionamenti, non posso che affidarmi alla sua previsione ma pretendere, a questo punto della stagione, che prima della fine dell’anno anche Alonso si porti a casa una vittoria. Così, giusto per tornare a farmi scoppiare il fegato dalla rabbia sotto al podio.
Rosberg ha messo tutta la sua esperienza al servizio del pubblico.
A sua espertissima opinione, Hamilton, alla fine, si rialza sempre e diventa tanto forte da essere imbattibile. Questa la chiave di lettura di questo inizio stagione per Nico Rosberg. Uno che da quanto ha deciso di ritirarsi dalle scene non sa più dove sbattere la testa. Ma soprattutto è Vivian che, da quando si è ritirato dalle scene, non sa più come farlo uscire di casa. Ultimamente, azzarderei, che lo vedo pure un po’ imbolsito e, se possibile, un po’ invecchiato in volto. O forse è solo la leccata di capelli che lo fa un po’ Leo di Caprio nel Grande Gatsby. E non è un complimento. Tra tutto quello che si è inventato da quanto le giornate sono diventate troppo lunghe per essere vere, c’è il commentare la vita. Degli altri possibilmente.
Se due mesi fa la menava al mondo sul fatto che Hamilton, dopo un traguardo, sembra sempre perdere un po’ la concentrazione, oggi pare aver cambiato idea. Non siamo più del parere che, dopo il quarto titolo, avrà buttato il cervello in un baule in soffitta, ma volgiamo a qualcosa più tenedente al ‘tanto ti ripiglio! E ti ripiglio ti ripiglio”. Ma da quando si è autonominato massimo esperto in hamiltonologia? Esiste come materia universitaria? Oppure è categoria del rischiatutto?
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