domenica 9 maggio 2021

Portogallo 2021 - Gara

Benvenuti in Portogallo, là dove molto del tempo è trascorso a parlare di traiettorie, sensori e tempi cancellati. Là dove sono comparse delle traiettorie obbligatorie, dove sono stati imposti limiti alla pista, dove sono stati posti dei sensori, dove si è data una sola semplice regola: non superare la linea gialla. Chi vuolerà la regola sarà punito. Verrà punito chi il sensore rileverà essere al di là del limite di pista. 

Il sistema pareva essere il più semplice e democratico possibile. Nessuna opinione tecnica, nessun guardalinee imparziale, nessuna moviola in campo: nessuna possibilità di appello. Sul limite di pista sono stati posti dei sensori, chi viene beccato dal sensore viene sanzionato senza guardare in faccia nessuno. Senza che il colore della tuta possa influire sulla decisione, senza che qualcuno abbia la possibilità di fare la voce grossa al tavolo del bar. 

Sarebbe potuta essere la decisione più pulita e democratica del mondo... ma ancora una volta si è riusciti a fare polemica sul punto. Soprattutto quando quei tempi sul giro sono stati tolti alla Red Bull. Soprattutto quando ancora una volta tutto questo gioca a favore  delle Mercedes. Chi può dirlo. 

Insomma: benvenuti a Portimão per il secondo ed impareggiabile GP di Portogallo, là dove Bottas ha pensato seriamente di poter dimostrare di avere anche lui un ruolo in questo campionato... fallendo miseramente. 

BOT HAM VER PER

Alla partenza fila tutto incredibilmente liscio nelle prime tre posizioni. Questi continuano ad andare semplicemente per la loro strada senza che intervenga nulla a distrarli: sia Hamilton che Verstappen ha ormai imparato da tempo che la gara è lunga e non ha senso tentare di giocarsela in partenza. Bottas poverino ci crede di esser strato bravo a reggere la testa della corsa, ma di questo torneremo a parlare tra un pochino. 

In partenza Sainz ha la meglio su Perez per la quarta posizione ma la vera battaglia di combatte alle loro spalle. Ad avere la peggio tra tutti è il povero Raikkonen, andato a schiantarsi contro il suo compagno di squadra. Ammetterà tutte le sue colpe senza colpo ferire e nessun problema sorge in casa Alfa Romeo: tutto bene quel che neanche inizia bene. 

BOT HAM VET SAI

Per Hamilton le cose vanno decisamente altrettanto bene al momento della ripartenza dopo la Safety Car resasi necessaria per la dipartita di Raikkonen. Viene incalzato da Verstappen che gli ruba la posizione. Un duro colpo che però riesce ad essere in grado di ribaltare le sorti della gara. 

Mentre Verstappen si mette all'inseguimento di Bottas, anche lui convinto che sia questa la gara in cui poter dimostrare di avere un ruolo in questo campionato, Hamilton si prende un paio di giri per concentrarsi, ragionare sul proprio obiettivo e poi dare il via alle danze: HAMMER TIME. Giro veloce dopo giro veloce raggiunge prima l'uno e poi l'altro, giusto per far capire chi è che ancora comanda in quella casa. Si mette in testa alla gara e siamo solo al 20esimo giro. 

HAM BOT VER PER

Bottas obiettivamente avrebbe persino potuto impegnarsi di più per proteggere la sua posizione dall'attacco della Red Bull ma, triste ammetterlo, non ci aspettavamo assolutamente niente di più di quanto è realmente accaduto. Per tentare di dare un po' di dignità alla gara di Bottas è costretto ad intervenire anche Toto Wolff di persona personalmente con la sua viva voce per incoraggiare il sorpasso. Non che questo porti qualche beneficio.

Gara decisamente meritevole di attenzione è quella di Ricciardo, autore di una qualifica assolutamente deludente, uscito fuori dai giochi direttamente in Q1, oggi pronto a dimostrare di non essersi ancora trasformato in una seconda guida qualunque. 

HAM VER BOT PER

A cinque giri dalla fine pare evidente il segno di resa in casa Mercedes nel momento in cui propongono a Bottas di rientrare al box per un cambio di gomme estemporaeo che gli permetta di portarsi a casa il giro veloce. In Red Bull ovviamente non restano a guardare e anche, un giro dopo, fermano Verstappen per tentare lo stesso colpo. Bottas fa segnare il tempo, Verstappen glielo porta via, i sensori stracciano il tempo di Verstappen, il Red Bull si infericiscono, Bottas gongola per quattro secondi... almeno fino a quando qualcuno spiega ad Hamilton cosa sta accadendo alle sue spalle. 

La voce di Hamilton in replica sembra preoccupata: dovremmo fare altrettanto?

Lo vuoi fare?

Nope!

Ok, la risposta è giusta: dritto verso la seconda vittoria stagionale.

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