- Prima notizia della settimana, torna nuovamente a far parlare di se Hamilton per il suo malsano uso di Twitter. Prima ancora di aver lasciato il suolo giapponese, torna a sollevare uno dei principali polveroni che speravamo tutti esserci lasciati alle spalle la scorsa settimana: la questione following. Subito dopo la notizia della firma dei contratti di Perez e Hamilton, rispettivamente con McLaren e Mercedes, per il prossimo anno la stampa aveva tirato fuori la bufala del momento: i rapporti in McLaren sono talmente tesi che Button non ha aspettato neanche un minuto dopo la divulgazione della notizia per smettere di seguire Lewis sull'amato social network per incominciare a seguire Perez. La cosa fu subito smentita dallo stesso Jenson che ha affermato di non aver mai seguito il collega: c'è da capirlo, già convivono 9 mesi all'anno può anche subirsi la sua mole di tweet immessi nell'etere?
Ricordiamo tutti che Lewis, proprio nei giorni prima del gran premio era un po' venuto a mancare su Twitter causa problemi tecninci al telefono: (s)fortunatamente - dipende dai punti di vista - è riuscito a procurarsene uno nuovo di trinca nella patria in cui i 3\4 degli smartphone mondiali vengono prodotti, ma tutto questo devi avergli provocato in ogni caso un po' di differita delle informazioni. Non appena ha appreso la notizia del de-follow ha inforcato la tastiera touch dell'ultimo costosissimo prodigio della tecnica che si è trovato tra le mani e non gliele ha mandate certamente a dire! Dopo tre anni in squadra insieme pensavo che avremmo continuato a rispettarci! Non è così! La domanda sorge spontanea: dal momento che quando ha scritto questo probabilmente soggiornava ancora nello stesso albergo, non poteva semplicemente attraversare il corridoio che divide le loro camere per chiederglielo di persona? A quanto pare fare di tanto in tanto delle brutte figure a livello mondiale sia obbligatorio... per fortuna poco dopo sono arrivate le scuse e, per sapere come procedono i rapporti nel team, basta dare un occhiata alla notizia successiva. Ah, in tutto questo Button, con grande flemma inglese, non lo ha neanche mandato a distendere.
- La Corea offre a tutti noi immagini inedite ma che fanno sempre piacere, soddisfando quella segreta voglia di gossip. Si parla della cena di tutti i piloti. Tutti... questo è un parolone! Per esempio, dove è Schumacher? Si è ritirato presto visto che alla sua età non è più in grado di reggere certi ritmi? E dove sono Raikkonen e Kovalainen?
Per tranquillizzare gli animi e chiudere, forse, l'argomento trattato al punto precedente, Button e Hamilton sono seduti l'uno di fronte all'altro: non credo si siano sputati nel piatto a vicenda e probabilmente non li beccheremo molto presto a prendersi per i capelli per il paddock, direi che si può tirare un sospiro di sollievo ed essere certi che, per lo meno, le cose sono tornate alla tranquillità. Forse altrettanto buoni non sono i rapporti in un altro team, i cui rappresentanti sono ai capi opposti della tavolata: da un lato Massa, sorridente tra Vettel e Rosberg più biondi che mai, mentre Alonso si trova all'esatto estremo del tavolo (per intenderci, il tipo con la maglia blu che solleva il bicchiere a sinistra - in altre foto lo si vede in faccia, io ho optato per la versione censurata) forse in castigo, proprio di fronte ad un altro castigato d'eccellenza: Grosjean.
Nessun commento:
Posta un commento