sabato 14 marzo 2020

Una fulgida chioma al vento sparsa - Ep. 11

...Previously
Vi ricordate quando eravamo tutti sui blocchi di parteza pronti allo scatto iniziale? Da quel momento ne è passata di acqua sotto i ponti. Tanta di quell'acqua da erodere gli argini e far anche andare giù i ponti. Non solo non c'è astato alcuno scatto iniziale, ma non ci sarà alcuno scatto iniziale e tutti possono tornare a dormire nelle loro comode e confortevoli cuccette. 
La cosa più divertente di tutte è che tra il momento n° 1 e il n° 2 non sono passate più di 24 ore. 24 ore in cui tutto quello che sarebbe potuto accadere è accaduto e oi abbiamo assistito ad una delle soap opere più spassose degli ultimi anni. 
Tutto ebbe tragicamente inizio nel momento in cui il Covid 19 ha preso prepotentemente spazio nelle nostre vite e nelle nostre esistenze. Qualcuno lo ha sottovalutato, qualcuno lo ha sopravvalutato, qualcuno si è fatto prendere dal panico, altri insistono a girare il mondo come se non fosse una cosa che li riguardi. 
Il fatto che, in ogni caso, il Covid avrebbe dovuto interessare il mondo della Formula 1 pareva già evidente ad occhio nudo considerando che almeno 2 team su 10 anno sede in Italia (Ferrari e Alpha Tauri) e che un terzo ha degli stabilimenti nel nostro paese (Haas). Eppure, più che altro, fino a pochi giorni fa l'unico problema che sembrava affliggere le menti dei più era la possibilità che la Ferrari rimanesse bloccata alla frontiera a causa del susseguirsi di misure sempre più stringenti che sono andate ad interessare la zona di Modena / Maranello e dintorni. 
Non so perchè certi toni allarmati non hanno riguardato anche al Alpha Tauri ma io, nel dubbio, tornerei a chiamarla Toro Rosso, almeno fino a quando non inizia veramente la stagione 2020.
Per qualche ragione il pericolo è stata scampato quando due ore dopo il decollo tutta l'italia è stata messa in zona rossa e gli uomini in rosso sono riusciti ad atterrare sani, salvi e portatori di germi e bacilli. 
Nel frattempo, nel mondo, qualcuno stava incominciando a prendere in considerazione questa faccenda del virus. Qualcuno per dire che era una questione tutta italiana, qualcun'altro in puro spirito negazionista, qualcun'altro ritenendola la migliore stategia previdenziale / pensionistica degli ultimi 50 anni. Insomma, gli italiani (e i cinesi, of couse) sono gli appestati del mondo... ma tutti gli altri?
Gli altri si tingono i capelli per poter dire di non averne neanche uno bianco. Ma la ricrescita è infida e bastarda, quando meno te la aspetti torna a rifiorire e non puoi ignorarla. 
In questo senso, tutti sono atterrati a Melbourne, non solo i portatori sani di germi e bacilli e, oggettivamente, la questione del virus non poteva più essere tenuta sotto silenzio. In molti sono quelli che si sono domandati "cosa ci facciamo qua?", Hamilton in conferenza stampa del giovedì si è fatto personalmente portabandiera del messaggio dichiarandosi sotto shock per il fatto che nessuno avesse pensato prima di bloccare l'intera baracca, così come altri sport avevano già avuto modo di fare. Qualche altro pilota si è mostrato in pubblico con la mascherina ma, per come ormai abbiamo imparato a vivere qua in Italia in questi giorni, fa quasi effetto notare che nessuno ha prestato davvero l'attenzione a stare a debita distanza dal proprio prossimo. 
Mentre tutti gli occhi erano puntati sugli italiani, la notizia shock del giorno è tuttavia arrivata dalla  McLaren: uno dei loro uomini è risultato positivo al test e, per la sicurezza di tutti, hanno deciso di non partecipare alla gara. 
Quello che fino ad un istante prima era solo un mormorio è diventato un gran fracasso. Molti sono quelli che, a questo punto, hanno intimato di bloccare tutto, fermarsi finchè si è in tempo per scongiurare una strage tra il pubblico sugli spalti e tra gli operatori a zonzo per il paddock ma è esattamente qua che è iniziato lo show. 
Una vera soap opera fatta di colpi di scena, di conferme e di smentite, di verità che non si sono rilevate tali e bugie venute a galla. C'è stato anche un cliffhanger di tutto rispetto.
Il momento epico si è rivelato quello in cui la stampa inglese ha dato per ufficiale l'annullamento del gran premio. Che poi sembrava quel momento altrettanto epico in cui la stampa italiana ha dato per certo il rinnovo di Ricciardo in Red Bull... e sappiamo tutti come è andata a finire. 
La stampa inglese lo dava per certo ma nessuna ufficializzazione... ed eravamo ancora a giovedì pomeriggio, ora italiana. Le ore passavano e la saga andava avanti. Si è parlato di una riunione indetta ad hoc dai piani alti fissata in quella che per noi sarebbe stata la prima serata, ma nessuno sembrava essere uscito vivo da quella stanza. 
In questo clima di incertezza Melbourne ha visto albeggiare. Il sole è salito timido in cielo e ancora non era chiaro a nessuno se da lì a poche ore i piloti sarebbero dovuti salire in macchina oppure no. Nessuno sapeva se fosse il caso di far entrare il pubblico venuto fin lì per assistere alle prove libere o se rimandarlo a casa con l'amaro in bocca e un biglietto da rimborsare. Nel dubbio i tecnici si sono avviati verso il circuito con la speranza di capire se, una volta giunti fin lì, avrebbero dovuto richiudere tutti gli scatoloni o prepararsi al week end. Ad un certo punto il cliffhanger dell'anno. 
La notizia, ben presto ufficializzata, è che Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel erano già sul volo di ritorno. Ancora prima di essere certi di poterselo permettere. 
Happy Ending of the day: alla fine la gara è stata sospesa per davvero. Ma di questo avremo modo di parlare nei prossimi giorni.
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Puntate precedenti
Episodio 1 - Vettel, Hamilton, Bottas e i progetti futuri
Episodio 2 - Vettel, Leclerc e le politiche Ferrari
Episodio 3 - Gasly, Verstappen e Red Bull in generale
Episodio 4 - Toro Rosso, Kvyat, Albon
Episodio 5 - McLaren story
Episodio 6 - Norris e Sainz
Episodio 7 - Raikkonen e Giovinazzi
Episodio 8 - Renault, Ricciardo, Ocon e Rock&Stroll
Episodio 9 - Drive To Survive ep. 1
Episodio 10 - Ferrari's Secret Deal

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